sabato 3 maggio 2008

Siluro a Calderoli?

La Libia minaccia "ripercussioni catastrofiche nelle relazioni con l'Italia" se Calderoli tornerà a fare il ministro. Lo ha affermato il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif El Islam, secondo quanto riportato dall'agenzia ufficiale libica Jana. "E' un affare interno che riguarda l'Italia, ma la questione è molto grave". La nota della Jana ricorda infatti la manifestazione di protesta scoppiata a Bengasi il 17 febbraio 2006 contro il Consolato italiano in seguito alla maglietta con la vignetta anti-islamica mostrata dall'allora ministro delle Riforme durante un'intervista televisiva. I manifestanti furono affrontati dalla polizia in scontri che riportarono un bilancio di 11 morti. "La crisi - si legge nel testo della Jana - è stata allora circoscritta, causando anche le dimissioni del ministro italiano. Ma in seguito alla vittoria della destra italiana nelle ultime elezioni, sono giunte voci sulla possibilità di ricandidare nuovamente quel ministro, che si considera il vero assassino dei cittadini libici morti in quell'occasione".
Mario Borghezio ha commentato le dichiarazioni del figlio del leader libico: "Le terribili minacce che giungono da Tripoli dimostrano che avevo visto giusto indicando la Libia come regista della strategia di invasione delle coste meridionali del nostro Paese. Per fortuna, grazie agli elettori, vi sarà finalmente nel nuovo governo la presenza significativa dei crociati della Lega Nord, in grado di combattere fermamente il pericolo del terrorismo jihadista e i suoi palesi e occulti sostenitori.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo la Lega ha preso buoni voti e quindi Silvio alla fine sarà costretto ad accettare :( povera Italia...

P.S.: il sito dei Gd di Catania è pronto e mi piacerebbe se si può fare uno scambio links... il nostro indirizzo è www.gdcatania.tk

Anonimo ha detto...

è vero che un paese non può interferire sulla composizione del governo di un altro stato sovrano...
tuttavia, rimangono ragioni di inopportunità sulla nomina di calderoli ministro..
inoltre, non dimentichiamo che quando si ricopre una carica pubblica, a maggior ragione se è quella di ministro, ci vuole anche un'etica della responsabilità che l'odontoiatra di varese ha dimostrato di non avere.

orgodem

Anonimo ha detto...

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