martedì 27 maggio 2008

Comunicato GD Carrara

APERTI AL DIALOGO MA…


Le elezioni politiche e amministrative svoltesi lo scorso aprile hanno inequivocabilmente sancito la vittoria del Popolo della libertà e dei suoi alleati.
Il Partito Democratico, invece, deve riflettere sulla sconfitta subita (anche se rappresentare un terzo dell’elettorato costituisce un buon punto di partenza) e mettere in campo un’azione riformista capace di fare un’opposizione severa, ma anche disponibile al dialogo e al confronto sulle riforme più importanti del Paese.
La destra ha il diritto e il dovere di governare il paese e mantenere le promesse fatte in campagna elettorale; tuttavia, senza considerare il caso Alitalia, la partenza non è stata delle migliori: in particolare, la composizione del governo, a metà tra soliti noti e un nuovismo dilettantesco, lascia alquanto a desiderare. Da un lato, Giulio Tremonti, già defenestrato e ripescato nella legislatura 2001-2006, si ripresenta per la quarta volta, con le stesse ricette, sullo scranno di Quintino Sella, sperando lasci a casa la fallimentare finanza creativa e condoni di ogni genere. Dall’altro, le nomine di Angelino Alfano alla Giustizia e di Mara Carfagna (ex subrette) alle Pari Opportunità hanno destato perplessità in quanto per entrambi si ignorano le competenze.
Tuttavia, la cosa però che più ci indigna è la nomina a Ministro di persone che nella legislatura precedente hanno dimostrato una totale assenza di responsabilità istituzionale. Ci riferiamo a Claudio Scajola che definì il professor Biagi (assassinato dalle BR, ndr) “un rompic…”, soltanto perché richiedeva una scorta per la propria incolumità, e al neo-Ministro alla Semplificazione (?), Roberto Calderoli, il quale nel 2006 mostrò in diretta tv una maglietta raffigurante una vignetta di Maometto, ritenuta offensiva dalla comunità islamica
Noi eravamo convinti che la Libia non potesse rivendicare nulla, ne tanto meno porre dei veti in merito la composizione del nostro Governo; tuttavia la nomina di Calderoli ci è parsa davvero inopportuna!
La vergognosa sceneggiata di cui si rese attore, infatti, ha coinciso con uno dei momenti più imbarazzanti dell’Italia repubblicana, proprio perché Calderoli non era una persona qualsiasi amante del folklore, o un militante di base di un movimento estremista, bensì un Ministro, tenuto a servire il paese, rispettare la costituzione e i sentimenti religiosi delle persone. Il fatto che ciò non sia avvenuto dimostra il collasso dell’etica della responsabilità, che ha prodotto (e potrà produrre) danni al nostro Paese.
Siamo convinti che in politica tutti commettano errori, anche i più appassionati; ciò nonostante, riteniamo che, chi compie tali sceneggiate, chi mette a repentaglio il bene pubblico, chi offende così palesemente le sensibilità altrui, chi si rende, in sostanza così inadatto a ricoprire una carica ministeriale, non ha diritto ad una seconda chance, pena il disconoscimento del principio di meritocrazia di cui tanto si parla, e che a quanto pare il Governo IV Berlusconi continua a non mettere in pratica.


Giovani democratici
Carrara

venerdì 23 maggio 2008

Nucleare? Scelta obbligata

"Il nucleare è inevitabile, una scelta obbligatoria per tutto il mondo, non solo per l'Italia. Non è un problema nostro, tutto il pianeta ne ha bisogno". Lo ha detto l'oncologo e senatore del Pd Umberto Veronesi all'annuncio fatto ieri dal ministro per le Attività produttive Claudio Scajola, a margine di un convegno scientifico a Genova. "Il nucleare è necessario - ha proseguito Veronesi - per una corretta politica energetica globale".
Il celebre oncologo e senatore del Pd non ha dubbi che, in materia d'energia, si debba prendere la direzione del nucleare. L'annucio del ministro Scajola ha aperto il dibattito e all'interno degli schieramenti. Quella di Veronesi trova naturalmente grati consensi nella maggioranza e contrasta con il muro dei "no" nell'opposizione. I verdi, in particolare, con Ermete Realacci in prima linea a contrastare l'adozione del nucleare.

''Non bisogna passare da un'impostazione ideologica all'altra. Il nucleare di quarta generazione non è ancora pronto ed è quello che garantirà maggiore sicurezza e meno problemi di stoccaggio per le scorie''. Lo ha detto Giovanna Melandri, ministro ombra delle Comunicazioni. ''Il governo Prodi - ha proseguito - già aveva aperto al nucleare di quarta generazione investendo e coinvolgendo l'Italia in un progetto di ricerca''. '

martedì 20 maggio 2008

Veltroni: "Ora costruiamo un nuovo centrosinistra"

Il segretario del Pd riapre il capitolo alleanze. Patto di consultazione con Sd
Fava incontra il leader e commenta: è la fine dell'autosufficienza


Non è stata una semplice chiacchierata tra amici quella tra Walter Veltroni e Claudio Fava ieri al Loft, la sede del Pd. Tra il segretario dei Democratici e il neo coordinatore della Sinistra democratica si è parlato di alleanze e di dialogo per costruire "un nuovo centrosinistra". Sono state gettate le basi di un'intesa politica, è stato deciso anche un "patto di consultazione". La novità ha eccitato gli animi sia nella Sinistra, ormai extraparlamentare - Nichi Vendola si è subito detto contrario - che tra gli stessi piddì. Per il partito riformista che ha fatto della vocazione maggioritaria la propria bandiera, è arrivato il momento del cambio di passo?


Veltroni parla piuttosto di "una nuova fase di lavoro". Ci si muove nella prospettiva delle alleanze, una volta consolidato il baricentro riformista, cioè il Pd. Fava al termine dell'incontro commenta: è "la fine dell'autosufficienza proclamata e declamata" dai Democratici. Mentre a chi chiede al segretario del Pd se quell'epoca è davvero finita, la risposta è una battuta già fatta nelle settimane scorse, quando sembrava fosse proprio questo lo spartiacque tra la linea di Veltroni e quella di D'Alema: "L'ipotesi dell'autosufficienza è una cosa da cretini".


sull'altro versante, nel progetto di alleanze, per Veltroni c'è l'Udc. Attenti però, a rispettarne "l'orgogliosa autonomia" e non fare l'errore di confondere il partito di Casini con l'Udeur di Mastella. Con l'Italia dei valori si tratta di consolidare il rapporto, anche se tra Veltroni e Di Pietro è ancora gelo. Insomma, un processo, una costruzione lenta che ha un approdo preciso per il leader Pd: "Non l'autosufficienza, non il bipartitismo bensì un nuovo bipolarismo fatto di alleanze programmatiche".

sabato 17 maggio 2008

Ecco la seconda giunta Angeli


Sono otto gli assessori che compongono la nuova giunta provinciale

Presentata alla stampa, al Palazzo Ducale di Massa, da parte del presidente Osvaldo Angeli: “un lavoro lungo – ha detto Angeli – che richiedeva di rispettare i criteri di genere, territorialità, competenza e continuità. Delle quattro conferme - ha proseguito il Presidente - mi assumo io tutta la responsabilità, visto che era uno dei criteri che avevo posto e la conferma del presidente comportava la positività del giudizio per la squadra.
Credo sia giusto - ha concluso Angeli prima di illustrare la compagine e le deleghe assegnate - dare anche a loro la possibilità di proseguire e portare a compimento i progetti iniziati”.

Due le donne che fanno parte della compagine guidata da Angeli, Lara Venè e Sara Vatteroni, quattro le riconferme della giunta che ha chiuso il precedente mandato, la stessa Vené, Paolo Baldini, Domenico Ceccotti e Raffaele Parrini. A questi si aggiunge il rientro di Fabrizio Magnani, che aveva fatto parte della precedente giunta per un triennio circa. Tre i nuovi ingressi: Livio Grillotti, Loris Rossetti e Sara Vatteroni.
La suddivisione per partiti vede sei assessori al Partito Democratico, uno al partito socialista e uno all’Italia dei Valori
Più o meno riconfermate le deleghe che i confermati avevano nel precedente assetto della giunta.Questo il quadro completo della giunta provinciale con le deleghe.

Osvaldo Angeli – Presidente (Partito Democratico)
Comunicazione Istituzionale - Società dell'informazione ed E-Gov - Innovazione e semplificazione amministrativa - Polizia Provinciale e Sicurezza - Bonifica delle aree ricomprese nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) – Protezione Civile – Cooperazione internazionale e umanitaria

Fabrizio Magnani - Vice presidente (Partito Socialista)
Difesa Suolo - Demanio idrico e riassetto idrogeologico del territorio - Attività estrattive

Paolo Baldini (Partito Democratico)
Politiche Economiche nelle materie dell'Industria, dell'artigianato e del Commercio - Politiche del Credito per le PMI - Politiche di Promozione Economica e di Marketing territoriale – Politiche comunitarie - Ricerca e trasferimento dell'innovazione – Portualità

Domenico Ceccotti (Partito Democratico)
Politiche delle risorse agricole e forestali – Mobilità e trasporti (TPL) – Politiche dello Sport – Politiche delle attività venatorie e della pesca

Livio Grillotti (Partito Democratico)
Politiche Ambientali - Ciclo dei rifiuti - Bonifiche - Aree protette – Fonti energetiche rinnovabili – Parchi

Raffaele Parrini (Partito Democratico)
Politiche del Lavoro (mercato del lavoro e politiche attive del lavoro) - Pubblica Istruzione - Formazione Professionale ed orientamento

Loris Rossetti (Partito Democratico)
Programmazione territoriale (PTC) – Lavori Pubblici – Viabilità – Fabbricati Scolastici e Immobili di proprietà della Provincia – Progetto Ripascimento arenile


Sara Vatteroni (Italia dei valori)
Finanze e tributi e patrimonio – Politiche giovanili – Politiche Sociali e Sanitarie – No profit e volontariato - Politiche del Turismo

Lara Venè (Partito Democratico)
Politiche Culturali (promozione della cultura - investimenti settore beni culturali e dei musei - Enti locali per la pace) - Politiche del Personale e Relazioni Sindacali – Centro Donna e Commissione Provinciale Pari Opportunità

Napolitano scrive ai giovani

"Ricordare la Shoah è un dovere"
Oggi e domani incontro internazionale a Mauthausen nel 63 esimoanniversario della liberazione del campo di concentramento austriaco.

Lungo messaggio scritto ai giovani italiani in pellegrinaggio; "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario" .


"Cari giovani, trasmettere da una generazione all'altra la memoria del nostro passato non è un rito che si tramanda. E' un dovere che si ha il dovere di adempiere...". E' un dovere, quindi, ricordare sempre e comunque e possibilmente con la stessa intensità e indignazione che la Shoah ha sterminato sei milioni di ebrei. Le centinaia di giovani italiani che oggi e domani partecipano nel campo di prigionia nazista di Mauthausen alla giornata del ricordo delle vittime del nazismo saranno "accompagnati" in questo viaggio da una lettera-messaggio del presidente Giorgio Napolitano.

L'incontro internazionale avviene nel 63 esimo anniversario della liberazione dei prigionieri del lager e, simbolicamente, nel luogo dove del campo dove è custodita l'urna con le ceneri trovate il 5 maggio 1945 all'interno dei forni di Mauthausen. Nel campo di concentramento austriaco, costruito nel 1938, e in quelli adiacenti, furono uccise oltre 100.000 persone. Il 5 maggio 1945 venne raggiunto da una truppa di carri armati americani: la data viene da allora ricordata come Giornata della liberazione.

lunedì 12 maggio 2008

GENERAZIONE DEMOCRATICA

Sabato 7 giugno dalle ore 10.00
presso la Festa del Partito Democratico di Sesto Fiorentino

GENERAZIONE DEMOCRATICA

ASSEMBLEA REGIONALE dei COMITATI GIOVANI PER VELTRONI della TOSCANA

apertura - relazione introduttiva di Patrizio Mecacci

ore 14 riunione gruppi di lavoro

ore 17 COSTRUIRE LA GIOVANILE, RADICARE IL PARTITO

confronto con Andrea Manciulli e Andrea Orlando

Legge 194; Nein di Benedetto XVI

Il Papa attacca la legge sull'aborto"Dopo 30 anni problemi irrisolti"

Benedetto XVI attacca la legge sull'aborto: "L'aver permesso di ricorrere all'interruzione della gravidanza, non solo non ha risolto i problemi che affliggono molte donne e non pochi nuclei familiari, ma ha aperto un'ulteriore ferita nelle nostre società, già purtroppo gravate da profonde sofferenze". Il Papa interviene con parole di condanna esplicite contro la legalizzazione dell'aborto. Lo fa davanti agli 800 delegati del Movimento per la vita riuniti in udienza al Vaticano in occasione dei trent'anni della legge 194.


"L'aborto, con il divorzio, è una colpa grave", aveva detto Papa Ratzinger all'Istituto Giovanni Paolo II appena un mese fa. Parlò di "piaghe" allora il Pontefice: "L'aborto lascia segni profondi e indelebili nella donna, favorendo una mentalità materialistica di disprezzo della vita". Concetti ribaditi oggi in udienza davanti ai rappresentanti del movimento guidati dal presidente Carlo Casini: "Da quando in Italia è stato legalizzato l'aborto - ha detto Benedetto XVI - ne è derivato un minor rispetto per la persona umana, valore che sta alla base di ogni civile convivenza, al di là della fede professata".

sabato 10 maggio 2008

Un'ombra su Silvio

Walter Veltroni ha presentato la composizione del "governo ombra" che dialogherà con quello appena varato da Berlusconi. Tra i nomi elencati dal leader del Pd, che guiderà l'esecutivo, ci sono, tra gli altri, Piero Fassino, Pierluigi Bersani, Marco Minniti, Linda Lanzillotta, Ermete Realacci, Giovanna Melandri e Vincenzo Cerami. Presente anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al "dicastero ombra" delle riforme per il federalismo.

Questa la lista completa dei ministri: Affari esteri e Italiani nel mondo Piero Fassino, Interno Marco Minniti, Giustizia Lanfranco Tenaglia, Economia e Finanze Pierluigi Bersani, Istruzione Università e Ricerca Maria Pia Garavaglia, Sviluppo Economico Matteo Colaninno, Lavoro Salute e Politiche sociali Enrico Letta, Difesa Roberta Pinotti, Politiche agricole e forestali Alfonso Andria, Ambiente Ermete Realacci, Infrastrutture e trasporti Andrea Martella, Beni e attività culturali Vincenzo Cerami, Comunicazione Giovanna Melandri, Riforme per il Federalismo Sergio Chiamparino, Rapporti con le regioni Mariangela Bastico, Pubblica amministrazione e innovazione Linda Lanzillotta, Pari opportunità Vittoria Franco, Semplificazione Normativa Beatrice Magnolfi, Politiche comunitarie Maria Paola Merloni, Attuazione del programma Michele Ventura, Politiche per i giovani Pina Picierno. Ne fanno altresì parte il vicesegretario Dario Franceschini e i capigruppo di Camera e Senato Antonello Soro e Anna Finocchiaro. Enrico Morando e Riccardo Franco Levi svolgeranno rispettivamente le funzioni di coordinatore e portavoce. Spiccano invece le assenze di D'Alema e Parisi

giovedì 8 maggio 2008

Governo Berlosconi IV


Silvio Berlosconi presenta il nuovo gruppo di governo; Gianni Letta confermato Sottosegretario alla Presidenza del Condiglio.




I ministri:




FRANCO FRATTINI - Ministro deglia Affari Esteri


ROBERTO MARONI - Ministro degli Interni


ANGELINO ALFANO - Ministro della Giustizia


IGNAZIO LA RUSSA - Ministro della Difesa


GIULIO TREMONTI - Ministro dell' Economia


CLAUDIO SCAJOLA - Ministro dello Sviluppo Economico


LUCA ZAIA - Ministro delle Politiche Agricole


STEFANIA PRESTIGIACOMO - Ministro dell'Ambiente


ALTERO MATTEOLI - Ministro delle Infrastrutture


MAURIZIO SACCONI - Ministro del Lavoro


SANDRO BONDI - Ministro della Cultura


MARIASTELLA GELMINI - Ministro dell'Istruzione


UMBERTO BOSSI - Ministro delle Riforme


ANDREA RONCHI - Ministro Politiche Comunitarie


ELIO VITO - Ministro Rapporti col Parlamento


RENATO BRUNETTA - Ministro alla Funzione Pubblica


ROBERTO CALDEROLI - Ministro alla Semplificazione


RAFFAELE FITTO - Ministro Affari Rgionali


GIORGIA MELONI - Ministro Politiche Giovanili


MARA CARFAGNA - Ministro Pari Opportunità


GIANFRANCO ROTONDI - Ministro Affari Sociali




Dario Franceschini, vicesegretario del Pd, parla di «un governo costruito tutto su equilibri di partito, senza personalità esterne e della società civile. E con solo quattro donne non su dodici ministri, come aveva detto il leader Pdl, ma su ventuno. Una totale delusione». Di «un assoluto passo indietro sul fronte delle pari opportunità» parla la senatrice del Pd Vittoria Franco. «Sul fronte della rappresentanza femminile, il Berlusconi IV non è certo un esecutivo innovativo. Il numero delle donne è irrilevante, sono quattro e assumono incarichi tradizionalmente più femminili. È un passo indietro anche rispetto a quello che è accaduto per l'elezione degli uffici di Presidenza della Camera e del Senato».


sabato 3 maggio 2008

Siluro a Calderoli?

La Libia minaccia "ripercussioni catastrofiche nelle relazioni con l'Italia" se Calderoli tornerà a fare il ministro. Lo ha affermato il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif El Islam, secondo quanto riportato dall'agenzia ufficiale libica Jana. "E' un affare interno che riguarda l'Italia, ma la questione è molto grave". La nota della Jana ricorda infatti la manifestazione di protesta scoppiata a Bengasi il 17 febbraio 2006 contro il Consolato italiano in seguito alla maglietta con la vignetta anti-islamica mostrata dall'allora ministro delle Riforme durante un'intervista televisiva. I manifestanti furono affrontati dalla polizia in scontri che riportarono un bilancio di 11 morti. "La crisi - si legge nel testo della Jana - è stata allora circoscritta, causando anche le dimissioni del ministro italiano. Ma in seguito alla vittoria della destra italiana nelle ultime elezioni, sono giunte voci sulla possibilità di ricandidare nuovamente quel ministro, che si considera il vero assassino dei cittadini libici morti in quell'occasione".
Mario Borghezio ha commentato le dichiarazioni del figlio del leader libico: "Le terribili minacce che giungono da Tripoli dimostrano che avevo visto giusto indicando la Libia come regista della strategia di invasione delle coste meridionali del nostro Paese. Per fortuna, grazie agli elettori, vi sarà finalmente nel nuovo governo la presenza significativa dei crociati della Lega Nord, in grado di combattere fermamente il pericolo del terrorismo jihadista e i suoi palesi e occulti sostenitori.