martedì 15 aprile 2008

Si vince, ma anche no...

L'Italia a Berlusconi e il Nord a Bossi!!!
I rusultati delle elezioni politiche ci vedono decisamente sconfitti. L'alleanza di destra guadagna il 47,3% dei voti al Senato contro il 38% ottenuto da Partito democratico e Italia dei valori. Alla Camera l'alleanza guidata da Berlusconi ottiene il 46,7% dei voti, quella guidata da Veltroni il 37,7%. Al Senato il Pdl potrà contare su 171 senatori (144 al Pdl, 25 alla Lega Nord e due al Mpa) contro 116 del Pd e 14 dell'Idv. L'Udc ne avrà tre, la Svp 2; la Lista Svp-Insieme per le autonomie 2; la lista Vallee d'Aoste 1. Ancora più netta la situazione alla Camera: la coalizione Pdl-Lega-Mpa avrà 340 seggi, la coalizione Pd-Idv ne avrà 239. Berlusconi si aggiudica 12 regioni italiane su 18: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. Veltroni prevale in Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Basilicata. In Trentino Alto Adige il Pdl ottiene 3 seggi su 7.
Come mai questo risultato? Come mai il dilagare della Lega? e soprattutto, come mai la scomparsa della sinistra comunista dal Parlamento?
Un dato positivo però c'e stato... il Partito Democratico, che è ancora in fase di gestazione, ha raggiunto il 34% (prima DS e Dl raggiungevano il 27). Adesso, come sostiene Veltroni, l'Italia ha davvero una forza riformista in grado di innovare e dare una prospettiva futura positiva e di speranza.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, mi chiamo Marco e sono il webmaster del sito della Sg di Catania "Sez. Grieco", volevo chiedervi se possiamo fare uno scambio di link tra il vs blog e il nostro sito internet.

A breve inseriremo il vostro link... per adesso il sito è in fase di ristrutturazione

Anonimo ha detto...

abbiamo sognato in questa campagna elettorale..abbiamo sognato di potercela fare, di riuscire a vincere e poi governare con un'idea di italia diversa..è stato un sogno tanto bello quanto brutto il risveglio...personalemente sono ancora un pò sotto choc per la batosta subita...
ma il pd è il partito del nuovo secolo, bisogna radicarlo bene sul territorio e poi..ci rifaremo

orgodem

Anonimo ha detto...

Personalmente non m'aspettavo che il gap fosse così grande... a questo punto tutti i celeberrimi indecisi hanno votato il principale esponente...
5 anni saranno lunghi (la vedo dura che cada prima)e bisogna vedere quanto davvero risulterà di negativo agli occhi del paese questo governo..
Purtroppo l'Italia non è il paese dei buoni propositi, delle scelte coraggiose e dei programmi seri ed articolati... la caciara, l'insulto, la TV, il voto di protesta, lo sguardo al passato, la fanno ancora da padrone...

syd

Anonimo ha detto...

anch'io pensavo che il gap fosse inferiore, pensavo che fossimo ad un'incollatura.
Abbiamo condotto una campagna elettorale propositiva e con grande positività .
il clima che si respirava intorno a veltroni e al pd era caldo e tutti avevamo delle buone sensazioni.
il punto è cosa è successo...

il paese che esce dalle urne è un paese impaurito, che trova rassicurazioni nel conservatirismo, negli slogan ripetitivi e nauseabondi di un leader "monarca" ultrasettantenne, nelle sparate da bar dei leader leghisti...e sarebbero tante le cose da dire, a partire dal fatto che anche questa campagna è stat influenzata dalle tv (pensate a cosa sarebbe successo se in un altro paese europeo un candidato premier avesse definito un candannato per mafia "un'eroe")...però non è utile recriminare, ne riproporre l'antiberlusconismo puro come architrave e leitmotiv dell'opposizione..anche se credo che questo governo avrà difficlotà a governare davvero, un pò perchè la lega ha le chiavi del paese, e un pò perchè la mentalità di questa destra è ancora troppo chiusa e settaria.

e allora io credo che il punto è che il pd, il centro-sinistra, non è in grado di entrare in sintonia con gli istinti del paese, con le domande più immediate dei cittadini italiani..poi chiaramente si è pagato il dissenso intorno al governo prodi, la litigiosità della vecchia coalizione.

la sfida sarà far capire ai tanti italiani che si possono fidare di noi, e delle nostr proposte e che abbiamo una visione dell'italia e della società che punta al progresso civile ed econmico, senza trascurare il diritto di ogni cittadino di sentirsi sicuro.

serve dunque, costruire un partito sui territori, costruire un partito che punti all'interesse generale..ma se vogliamo vincere accanto ad un'azione riformista serve anche un'azione culturale per penetrare nelle coscienze e negli animi degli italiani.

Abbiamo 5 anni di tempo..si può ancora fare

orgodem

Anonimo ha detto...

anche se abbiamo perso, anche se la destra governerà 5 anni, una novità c'è: gli italiani adesso hanno un punto di riferimento credibile, riformista, che ripudia l'immobilismo, che vuole un paese moderno, economicamente stabile e che non soffochi i propri cittadini. tutto questo è il Partito Democratico; dobbiamo solo perfezionarci, trovare l'assetto giusto per poi essere in grado di prendere le redini del paese e condurlo ad un futuro migliore

Anonimo ha detto...

tutto vero, tutto giusto... se l'Italia fosse un altro tipo di paese...
La gente che recepisce favorevolmente le campagne elettorali con toni bassi, senza insulti, con proposte dirette ma pur sempre articolate, è veramente poca.. l'altro è un imbonitore, un pubblicitario, arriva al sodo velocemente e le sue bugie sono difficili da mascherare per la gente comune: l'operaio, la casalinga, il disoccupato, insomma l'italia che legge poco e si limita a vedere la tv per sapere come va il mondo...
sul fatto dell'influenza della tv ho da obbiettare: la tv è servita per distruggere l'immagine del governo Prodi e tenere alta (vista la statura era utile) l'immagine del principale esponente, ma questa
è la normalità degli ultimi 10 anni! Quest'anno la Lega ha sbancato, domanda: quanti esponenti della Lega si sono visti in tv??? pochissimi... meditate gente...

Syd

Anonimo ha detto...

la cultura, l'arte, la bellezza, la letteratura hanno scritto capitoli di storia del nostro paese. l'italia è il paese bello per eccellenza. purtroppo, l'italiano medio non legge quotidini, non legge libri, guarda solo la tv.
ora, niente di diverso rispetto agli altri paesi occidentali (anche se qui i cittadini utilizzano altri canali informativi).
il problema è che in italia c'è un sostanziale duopolio televisivo, tendente al mono...in quanto il proprietario dei principali canali tv, si appresta a ridiventare per la terza volta (ahinoi)premier.
di conseguenza le tv giocano (e hano giocato) un ruolo determinante nelle campagne elett., sollevano tormentoni ad hoc, glissano su questioni che possono metter in imbarazzo quel leader, sono dei fattori che non si limitano a informare bensì a veicolare il consenso. che poi il governo prodi e la sua incapacità comunicativa ci abbiano agevolato questi processi, questo è fuori discussione.

detto questo, penso che prenderela col popolo sottoculturato, non porti a nulla. tra cinque anni sarà più o meno lo stesso popolo ad esprimersi nuovamente.
ribadisco, bisogna capire le ragioni della sconfitta, e contestualmente consentire al cittadino medio di metabolizzare il progetto del pd, le sue proposte, la sua visione.

è vero syd, la lega è apparsa poco in tv, ma i suoi esponenti hanno parlato un linguaggio chiaro, spesso imbarazzante, e si sono concentrati su pochi temi sentiti dall'elttorato.
inoltre, pur esendo un partito semi-eversivo, in questi anni si è radicato sul territorio, si fa portatore degli interessi della comunità locali, è presente.
per questo non va sottovalutata.

orgodem

Anonimo ha detto...

Non me la prendo con il popolo sottoculturato, sono italiani quanto me e non mi pongo una spanna sopra a nessuno...
Questa parte d'Italia segue la direzione del vento e il peso del proprio portafoglio, null'altro... è disgustata dalla politica, non ha voglia d'ascoltare mille parole, mille proclami perchè tanto non si fida più!!! 5 anni di pessimo governo e cambierà voto... a quel punto dirò le stesse cose che dico adesso a parti invertite!
Se tu vai in Canada e ti vuoi far capire, non puoi parlare italiano, finisci che ti capiscono solo quei pochi che lo sanno... dovrai parlare inglese o al più francese e arriverai diretto all'obbiettivo! Veltroni ha parlato bene, ha detto cose nuove, giuste, sensate (cosa non da poco nella passata campagna elettorale) ma s'è fatto capire da pochi... Bisogna lavorare più su chi ti sta di fronte, non usare una strategia comune a tutti...
Parli agli operai incazzati? sii incazzato anche tu, alza i toni...
Parli ai pensionati? non fare troppi rigiri di parole, arriva al punto, evidenzia cosa non fece il governo Berlusconi e scandisci bene quello che vuoi fare tu... e così via...
Detto questo, ritengo che il gap creato dal governo Prodi non l'avrebbe recuperato manco Gesù Cristo...
Adesso ci sono 5 anni d'opposizione e bisognerà sottolineare con tutti i mezzi possibili cosa starà sbagliando questo governo... Aggirare le TV, parlare alla gente per strada... volantini, gazebi, Free-Press, internet... il messaggio deve arrivare a tutti... non a pochi!!!

Syd

Anonimo ha detto...

sono d'accordo, bisogna entrare in sintonia con le domande dei cittadini italiani anche di quelli che hanno minor cultura e minor attenzione alla politica.

è vero in una società post-ideologica è normale che il cittadino medio voti con un'attenzione particoalre alle proprie tasche.

io credo, che il progetto del pd sia stato poco metabolizzato.
in effetti, il pd è nato 6 mesi fa, ha avuto un battesimo di fuoco con le elzioni anticipate, paga l'incapacità cronica del governo prodi di comunicare, e l'eredità di una coalizione farraginosa e inconcludente.
di conseguenza, non si è riusciti ad abbattere quel muro di diffidenza che ancora circonda il centro-sinistra in questo paese.

però, bisogna anche superare la personalizzazione del pd.
Veltroni è un grande leader, ma non sono i leader che fanno i partiti, bensì i partiti, i militanti i simpatizzanti che scelgono i leader.
lo strumento delle primarie aveva proprio questa funzione.

e allora dopo aver scelto il leader, c'è l'esigenza di costruire un partito radicato, l'esigenza di far funzionare i circoli.

non bastano i leader, ci vuole la gente che partecipa, ci vuole quel grande partito che il popolo di centro-sinistra sogna e chiede da anni.
il pd deve essere questo partito, non può vivere di soli personalismi.

orgodem

Anonimo ha detto...

sarebbe bello capire quali sono gli strumenti giusti per una buona e costruttiva opposizione, e per radicare il pd, e naturalmente per
"farsi capire" da coloro che on ci hanno votato.

orgodem